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Obiettivi formativi del corsoIl corso ha l'obiettivo di proporre lo stato dell'arte e le evidenze di efficacia rispetto al trattamento neuropsicologico delle funzioni di memoria conseguenti a patologie degenerative, stroke e altri eventi cerebrovascolari, traumi cranici, sclerosi multiple, encefaliti esaminando le potenziali interazioni tra caratteristiche del paziente, interventi ed esiti. Il corso affronta le possibilità di recupero, compensazione e riadattamento funzionale in base alla plasticità cerebrale facendo anche riferimento alle più attuali tecniche di EEG biofeedback allo scopo di favorire l'autonomia e l'integrazione psicosociale dell'individuo. |
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Programma•Che cosa significa recupero delle funzioni, quanto è possibile recuperare e come. •Cambiamenti nel funzionamento della memoria in seguito ad intervento o riabilitazione •Metodi cognitivi e comportamentali. Stimolazione e riadattamento funzionale di abilità residue (memoria esplicita, implicita, prospettica, aiuti esterni e ambienti protesici). •Psicoterapia cognitiva individuale nelle cerebrolesioni: problem solving, automonitoraggio, la ristrutturazione cognitiva, i colloqui guidati per il recupero della consapevolezza. •Trattare i disturbi dell'umore associati all'indebolimento mnesico. •Modificazione ambientale ed intervento protesico. •Valutazione ed assistenza psicologica al paziente, familiari e care-givers. •La tecnologia al servizio della riabilitazione: software riabilitativi, ICT (Information and Communication Tecnology) e BCI (Brain Computer Interface). •EEG biofeedback o neurofeedback e stimolazione cerebrale •Valutazioni degli esiti ed evidenze di efficacia |
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Testi consigliati e bibliografiaSchacter, D., Alla ricerca della memoria. Il cervello, la mente, il passato. Einaudi, 2007, pp. 396.
Tre dei seguenti articoli scientifici per la relazione: 1) Shum, et al. (2011). A randomized controlled trial of prospective memory rehabilitation in adults with traumatic brain injury. Journal of Rehabilitation Medicine, 43, 216–223. p. 7 2) Kirtley E., Thornton F., & Carmody, D.P. (2008). Efficacy of traumatic brain injury rehabilitation: Interventions of QEEG-guided biofeedback, computers, strategies, and medications. Applied Psychophysiology and Biofeedback, 33, 101・24. doi: 10.1007/s10484-008-9056-z, p. 22. 3) Ptak, R., Van der Linden, M., & Schnider, A. (2010). Cognitive rehabilitation of episodic memory disorders: from theory to practice. Frontiers in Human Neuroscience, 4, Article 57. doi: 10.3389/fnhum.2010.00057, p. 11. 4) Cotelli, M., Manenti, R., Zanetti, O., & Miniussi, C. (2012). Non pharmacological intervention for memory decline. Frontiers in Human Neuroscience, 6, Article 46. doi: 10.3389/fnhum.2012.00046. p. 17 5) Rajakumari, P.R., Jamuna, N., Indira Devi, B., & Thennarasu K.M. (2009) Neurofeedback training to enhance learning and memory in patient with traumatic brain injury: A single case study.Indian Journal of Neurotrauma (IJNT), 6, 87-90. p. 3. 6) das Nair et al. (2015). Rehabilitation of Memory following Brain Injury (ReMemBrIn): study protocol for a randomized controlled trial. Trials, 16, 6. http://www.trialsjournal.com/content/16/1/6. 7) Chellappan et al. (2012). Post-stroke brain memory assessment framework. IEEE EMBS International Conference on Biomedical Engineering and Sciences. Pp. 189-194. |